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L'Importanza dell'Omologazione degli Autovelox nelle Multe Stradali: Cosa Dice la Legge?

Recenti pronunce della Corte di Cassazione hanno chiarito un punto fondamentale riguardante l'uso degli autovelox in Italia: la distinzione cruciale tra "omologazione" e "approvazione". 

Le multe elevate tramite dispositivi autovelox che non sono omologati, ma solo approvati, sono ora considerate non valide

Questa distinzione non è solo una formalità burocratica, ma un requisito essenziale che garantisce la precisione e l'affidabilità dei dispositivi utilizzati per rilevare le infrazioni.

La sentenza numero 8694 del 17 marzo 2022 stabilisce che un autovelox deve passare il rigoroso processo di omologazione, non essendo sufficiente la mera approvazione. Questo rende illegittime le sanzioni emesse da dispositivi solo approvati, spianando la strada a potenziali ricorsi per migliaia di automobilisti.

Implicazioni Legalie e Pratiche:

Questa interpretazione implica che le amministrazioni debbano attenersi a standard più elevati nella gestione degli autovelox. 

Inoltre, offre agli automobilisti una base legale più solida per contestare le multe percepite ingiuste. 

Per contestare una multa, i termini sono 60 giorni dall'avviso di contravvenzione presso il Prefetto o 30 giorni presso il giudice di pace.

Strategie per la Contestazione:

È essenziale che i cittadini verifichino l'omologazione dell'autovelox che ha registrato la multa. Questo può essere fatto tramite una richiesta di accesso agli atti presso le autorità competenti.

Conclusioni:

Le recenti sentenze della Corte di Cassazione non solo ribadiscono l'importanza della trasparenza e della correttezza nell'uso delle tecnologie di controllo della velocità, ma sottolineano anche il diritto dei cittadini di essere trattati equamente.

Come gestire e contestare le errate segnalazioni nelle Centrali Rischi Finanziari (CRIF): Guida per i consumatori

In un'epoca in cui la posizione personale creditizia è fondamentale per accedere a finanziamenti e prestiti, una segnalazione errata nella Centrale Rischi può avere conseguenze devastanti. 

Questo articolo offre una guida su come gestire e contestare efficacemente le segnalazioni creditizie errate, proteggendo i diritti dei consumatori e mantenendo la propria reputazione finanziaria intatta.

**Cosa significa essere segnalati nella Centrale Rischi?**
La segnalazione nella Centrale Rischi può influenzare negativamente la tua capacità di ottenere prestiti, ipoteche o altre forme di credito. Una segnalazione indica agli istituti di credito la tua affidabilità finanziaria, ma errori nel sistema possono portare a segnalazioni ingiustificate.

**Verifica della segnalazione:**
Il primo passo per ogni consumatore che sospetta un errore nella propria segnalazione è richiedere una copia del proprio profilo creditizio dalle agenzie di rating. Questo permette di verificare personalmente tutte le informazioni registrate e identificare possibili discrepanze.

**La comunicazione con l'istituto di credito:**
Se scopri un errore, è essenziale contattare immediatamente l'istituto che ha emesso la segnalazione. Richiedi una revisione dettagliata del tuo caso, inclusa la verifica di eventuali pagamenti non registrati o errori amministrativi.

**L'importanza del preavviso di segnalazione:**
Le leggi vigenti richiedono che le banche forniscano un preavviso prima di segnalare un cliente alla Centrale Rischi Finanziari (CRIF). Verifica se hai ricevuto tale comunicazione e se conteneva tutte le informazioni necessarie per comprendere e contestare la segnalazione.

**Contestare l'errore legalmente**
Se la banca non risolve l'errore amichevolmente, potrebbe essere necessario presentare un reclamo formale o cercare assistenza legale. Una rappresentazione legale può offrire ulteriori opzioni per impugnare efficacemente la segnalazione errata.

**Impatto delle segnalazioni errate e come proteggersi:**
Una segnalazione errata può impedire l'accesso a finanziamenti essenziali. È cruciale agire rapidamente per minimizzare l'impatto negativo sulla tua storia creditizia.

**Conclusione:**
Affrontare una segnalazione errata può essere un processo stressante e complicato, ma è fondamentale per mantenere la tua integrità finanziaria. Essere proattivi nella gestione della propria salute creditizia e conoscere i propri diritti sono passi essenziali per ogni consumatore responsabile.


Se hai domande o hai bisogno di assistenza per contestare una segnalazione errata, non esitare a contattare. La tua storia creditizia è troppo importante per lasciare al caso la risoluzione di questi problemi.


La Corretta Applicazione della Clausola Bonus-Malus in Assicurazione Auto


In una recente sentenza, un'azienda, seguita dallo studio legale, ha ottenuto il ripristino della classe di merito originale della propria polizza assicurativa e un rilevante risarcimento per danni. 

Il motivo? 

Un sinistro stradale era stato erroneamente imputato all'azienda stessa. 

Durante il processo, l'azienda ha contestato questa attribuzione, fornendo prove convincenti che il loro veicolo non era coinvolto nel sinistro accaduto all'inizio dell'anno. 

Nonostante ciò, la compagnia assicurativa aveva precedentemente aumentato il premio della polizza, applicando la clausola bonus-malus

Il giudice, esaminando il caso, ha stabilito che qualsiasi modifica alla classe di merito dovrebbe essere basata su prove concrete di responsabilità da parte dell'assicurato. Riconoscendo che l'azienda non era responsabile, ha ordinato il ripristino della classe di merito e l'annullamento delle penalità aggiuntive. 

Questa decisione sottolinea l'importanza di una corretta applicazione delle clausole contrattuali e la necessità per le compagnie assicurative di operare in maniera equa e basata su prove solide. 

La sentenza enfatizza anche l'importanza del diritto del consumatore a una giusta valutazione delle proprie coperture assicurative. 



Il tuo diritto è la priorità.
Contatta lo studio legale per una consulenza e per scoprire come puoi essere aiutato.
Non lasciare che questioni legali non risolte influenzino la tua vita quotidiana o quella della tua azienda.
Sul sito web troverai tutte le informazioni necessarie per raggiungerci facilmente, oppure puoi chiamarci direttamente per fissare un appuntamento per discutere del tuo caso.

La sentenza che ha definito il caso potrà essere letta cliccando qui .

Come Difendere i Propri Diritti di Utente Telefonico



In un'era dominata dalla comunicazione digitale, i servizi di telefonia e internet rivestono un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana. 

Tuttavia, situazioni di malinteso e controversie contrattuali possono compromettere l'accesso a tali servizi essenziali. 

Questo articolo esplora i diritti degli utenti e le procedure legali corrette per garantire che questi siano rispettati, basandosi sui principi del Codice Civile italiano e sulle decisioni della giurisprudenza.

Il Ruolo del Codice Civile nella Risoluzione dei Contratti

Secondo gli articoli 1453 e 1454 del Codice Civile, un contratto può essere rescisso per inadempimento solo dopo aver inviato una diffida formale all'altra parte, dando un termine adeguato per adempiere. 

Questo termine non deve essere inferiore a 15 giorni. 

È fondamentale che gli operatori di telefonia seguano questa procedura prima di interrompere i servizi, per evitare violazioni contrattuali.

L'Onere della Prova in Caso di Controversia

In conformità all'articolo 2697 del Codice Civile, l'onere della prova ricade sull'operatore, che deve dimostrare di aver inviato e, idealmente, che il cliente ha ricevuto le comunicazioni pertinenti. 

La giurisprudenza ha ribadito che, in assenza di queste prove, l'operatore può essere ritenuto responsabile per inadempimento e soggetto a risarcimento danni.

Protezioni Aggiuntive per Gli Utenti Telefonici

Le normative e le delibere dell'AGCom, l'autorità di regolamentazione delle comunicazioni italiane, stabiliscono che i servizi minimi devono essere garantiti anche in caso di morosità o ritardi nei pagamenti. 

Tali disposizioni tutelano l'utente contro sospensioni ingiustificate, assicurando la continuità dei servizi essenziali.

Indennizzi per la Perdita della Numerazione Telefonica

La normativa AGCOM prevede indennizzi specifici per gli utenti che perdono la loro numerazione telefonica a causa di disservizi. Gli utenti possono ricevere compensazioni che riflettono la gravità dell'impatto subìto, con indennizzi che possono raggiungere significative somme economiche, specialmente per utenze commerciali.

Conclusioni

Conoscere i propri diritti e le procedure legali adeguate è essenziale per proteggere l'accesso ai servizi di telefonia e internet. 

In caso di problemi, è importante agire prontamente e informarsi sulle proprie opzioni legali. mantenere una comunicazione aperta con il proprio operatore e, se necessario, consultare un legale può fare la differenza nel risolvere efficacemente le controversie.

Coercizione del Diritto di Visita Minori


Il diritto di visita è una componente cruciale del diritto di famiglia che riguarda la relazione tra genitori non collocatari e i loro figli. 
La recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito che questo diritto non può essere soggetto a coercizione, aprendo nuove riflessioni sull'approccio legale e sulle modalità di tutela del minore.

La Corte di Cassazione ha chiarito che il diritto-dovere di visita del genitore non collocatario non è suscettibile di coercizione diretta o indiretta, nemmeno ai sensi dell'art. 614 bis del codice di procedura civile. 
Questo significa che non si possono imporre sanzioni pecuniarie o altre forme di pressione legale per costringere un genitore a vedere il proprio figlio. 
La motivazione risiede nel mantenere il diritto di visita libero da costrizioni
Sebbene non possa essere imposta una coercizione diretta, esistono strumenti legali attraverso i quali il tribunale può intervenire.
Questo include la possibilità per il genitore collocatario di richiedere al tribunale di valutare la situazione. 
Il giudice può decidere di adottare misure indirette, come l'ammonimento e, nei casi estremi, la revisione degli accordi di custodia se il benessere del minore è ritenuto compromesso.
Inoltre, il tribunale può ordinare la partecipazione del genitore non collocatario a sedute di consulenza o terapia familiare per affrontare eventuali problemi che ostacolano le visite, migliorando così la relazione tra genitore e figlio.