ARCHIVIO CASI TRATTATI

Cancellazione delle Segnalazioni
Illegittime presso la Centrale Rischi e i
SIC

Le segnalazioni presso la Centrale Rischi e i Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) possono avere gravi conseguenze sul futuro finanziario di un consumatore.
Tali segnalazioni, che indicano ritardi nei pagamenti o situazioni di sofferenza finanziaria, sono spesso utilizzate dagli intermediari finanziari per valutare l’affidabilità creditizia dei clienti.
Tuttavia, in diversi casi queste segnalazioni risultano illegittime o effettuate senza il dovuto preavviso, compromettendo la possibilità di accesso a nuovi finanziamenti.

In questo articolo, vedremo come difendersi dalle segnalazioni illegittime e come l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) possa essere uno strumento efficace per tutelare i diritti del consumatore.

Cos’è la segnalazione presso la Centrale Rischi?
La Centrale Rischi è una banca dati gestita da istituti privati e dalla Banca d'Italia, che raccoglie informazioni riguardanti i finanziamenti e i debiti dei cittadini.
Queste segnalazioni possono incidere sulla possibilità di ottenere nuovi prestiti o persino acquistare beni a rate.
Una segnalazione può essere considerata legittima solo quando l’intermediario ha rispettato tutti i requisiti formali e sostanziali previsti dalla normativa vigente. Non è sufficiente, ad esempio, che il cliente abbia ritardato i pagamenti: per procedere a una segnalazione, è necessario che vi sia una grave e non transitoria difficoltà economica del cliente.

L’importanza del preavviso nelle segnalazioni
Un elemento chiave per la legittimità delle segnalazioni nei SIC e nella Centrale Rischi è il preavviso.
La legge italiana, in particolare il Codice di Deontologia e Buona Condotta per i Sistemi Informativi Creditizi, impone agli intermediari finanziari l’obbligo di inviare un preavviso specifico e puntuale al cliente prima di procedere con la segnalazione. Questo avviso deve essere recapitato al cliente in modo da permettergli di regolarizzare la propria posizione o contestare le ragioni della segnalazione.
In molti casi, tuttavia, questo preavviso non viene inviato correttamente o, addirittura, non viene inviato affatto. Nel caso del cliente, che non avendo ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’intermediario riguardante la segnalazione, ha visto tale omissione rendere la segnalazione illegittima per la tutela dei propri diritti.

Quando la segnalazione è illegittima?
Una segnalazione è illegittima non solo quando manca il preavviso, ma anche quando non sussistono i requisiti sostanziali per la sua effettuazione.
La Circolare n. 139/91 della Banca d’Italia stabilisce che la segnalazione a sofferenza non può derivare semplicemente da ritardi nei pagamenti, ma deve basarsi su una valutazione complessiva della situazione economica del cliente. In particolare, la segnalazione a sofferenza deve essere supportata da elementi come protesti, azioni esecutive o ipoteche giudiziali.
Nel caso analizzato dall’Arbitro Bancario Finanziario, il cliente aveva estinto parzialmente il proprio debito, ma l’intermediario aveva comunque segnalato la posizione come "in sofferenza".
L'ABF ha stabilito che tale segnalazione era illegittima, poiché non vi erano elementi gravi che giustificassero l’inserimento del cliente nella Centrale Rischi.

Il ruolo dell’Arbitro Bancario Finanziario
L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un organismo indipendente che consente di risolvere le controversie tra consumatori e intermediari finanziari senza dover ricorrere al tribunale ordinario.
Nel caso descritto, il cliente si è rivolto all’ABF per ottenere la cancellazione delle segnalazioni negative, lamentando sia l'assenza di preavviso sia la mancanza dei presupposti per la segnalazione a sofferenza.

L'ABF ha rilevato che l’intermediario non aveva fornito prova dell’invio del preavviso, e che mancavano i presupposti sostanziali per la segnalazione, determinando così la cancellazione delle segnalazioni illegittime presso i SIC e la Centrale Rischi.

Come ottenere la cancellazione delle segnalazioni negative
Se un cliente ritiene di essere stato segnalato illegittimamente presso la Centrale Rischi o i SIC, può richiedere la cancellazione delle segnalazioni tramite un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.
È importante documentare con precisione le proprie posizioni, fornendo prove relative alla mancanza di preavvisi e alla regolarizzazione delle posizioni debitorie.
Nel caso esaminato, l'intermediario ha provveduto autonomamente alla cancellazione di tutte le evidenze negative dopo la presentazione del reclamo, riconoscendo implicitamente l'illegittimità della segnalazione.

Risarcimento danni e spese legali
Oltre alla cancellazione delle segnalazioni illegittime, il consumatore può richiedere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti.
Tuttavia, come emerso dalla decisione dell’ABF, è necessario fornire prove concrete dell'esistenza di tali danni per ottenere un risarcimento.

Conclusioni
Se ritieni di essere stato ingiustamente segnalato come cattivo pagatore presso la Centrale Rischi o i SIC, è importante agire rapidamente per far valere i tuoi diritti.
L’Arbitro Bancario Finanziario è uno strumento accessibile ed efficace per ottenere giustizia senza dover affrontare le complessità di un processo giudiziario.
Assicurati di documentare accuratamente le tue richieste e di richiedere la cancellazione di ogni segnalazione che risulti illegittima.
Per assistenza legale e per valutare la possibilità di presentare un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, non esitare a contattarci.
Difendere i tuoi diritti e tutelare la tua reputazione finanziaria è la nostra priorità.



Responsabilità Condivisa nel Risarcimento per Caduta su Marciapiede

In una recente sentenza emessa dall'Ufficio del Giudice di Pace di Barra, un Comune è stato condannato a risarcire parzialmente una cittadina per le lesioni subite a causa di una caduta su un marciapiede dissestato. 

La sentenza, pur riconoscendo la responsabilità dell'amministrazione comunale ai sensi dell'art. 2051 del Codice Civile, ha evidenziato un concorso di colpa della vittima, riducendo così l'ammontare del risarcimento.

**Il Caso: I Fatti**
L'incidente si è verificato nel mese di aprile 2019, quando una cittadina è caduta su un marciapiede dissestato mentre si trovava nei pressi di un supermercato in una città italiana. Un testimone ha confermato che il dissesto del marciapiede non era segnalato né visibile, contribuendo così alla caduta della vittima, che ha riportato lesioni significative al volto.

**Responsabilità del Comune**
L'autorità giudiziaria ha stabilito che il Comune, in qualità di custode del marciapiede, è responsabile per i danni causati dalla mancata manutenzione della strada, ai sensi dell'art. 2051 c.c. Tuttavia, il giudice ha rilevato che anche la vittima aveva una parte di responsabilità nell'incidente. Nonostante l'età non avanzata e l'assenza di deficit fisici che potessero ridurre l'attenzione, la persona coinvolta avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione, specialmente in pieno giorno, evitando di poggiare i piedi proprio sul tratto di marciapiede visibilmente dissestato.

**Quantificazione del Risarcimento**
Il risarcimento è stato determinato in base ai postumi permanenti riportati dalla vittima e ai giorni di inabilità temporanea, come valutato dal consulente tecnico d'ufficio. Inizialmente, il danno era stato valutato in € 6.124,00, ma l'autorità giudiziaria ha ridotto l'importo a € 2.500,00, applicando l'art. 1227 c.c., che prevede la riduzione del risarcimento in caso di concorso colposo della vittima.

**Implicazioni della Sentenza**
Questa sentenza evidenzia l'importanza della manutenzione delle infrastrutture pubbliche, una responsabilità che ricade sulle amministrazioni comunali. Tuttavia, sottolinea anche come i cittadini debbano prestare attenzione alle condizioni delle strade e adottare comportamenti prudenti. La decisione crea un precedente importante per casi simili, dove la responsabilità dell'amministrazione pubblica viene mitigata dalla condotta della vittima.

**Conclusione**
L'autorità giudiziaria di Barra ha emesso una sentenza che bilancia le responsabilità tra il Comune e la cittadina coinvolta, dimostrando come il concorso di colpa possa influire significativamente sull'entità del risarcimento. Questo caso rappresenta un monito sia per le amministrazioni locali, affinché migliorino la manutenzione delle strade, sia per i cittadini, che devono sempre mantenere alta la loro attenzione.

risarcimento danni, caduta marciapiede, concorso di colpa, responsabilità comune, manutenzione strade, articolo 2051 c.c., sentenza Giudice di Pace, custodia cose.


Responsabilità del Comune per la Caduta di un Palo di Segnaletica su un Veicolo in Sosta: La Sentenza dell'Autorità Giudiziaria

La sentenza riguarda un incidente in cui un palo della segnaletica stradale si è improvvisamente abbattuto su un veicolo regolarmente parcheggiato in un'area di sosta designata. Il proprietario del veicolo ha subito danni materiali a causa di questo evento e ha intentato una causa contro il Comune, ritenendolo responsabile per l'incidente.

**Responsabilità del Comune:**
L'autorità giudiziaria ha esaminato la responsabilità del Comune in relazione alla manutenzione e alla sicurezza delle infrastrutture pubbliche, in particolare degli elementi di segnaletica verticale come il palo caduto. 

La sentenza si basa sull'articolo 2051 del Codice Civile, che disciplina la responsabilità per danni causati da cose in custodia

Il Comune, in quanto custode della segnaletica stradale, è stato ritenuto responsabile per non aver garantito che il palo fosse in condizioni di sicurezza adeguate.

**Causalità del Danno:**
L'evento è stato attribuito a un difetto o a una mancata manutenzione del palo della segnaletica, che ha ceduto e causato il danno al veicolo parcheggiato. 

Non sono state rilevate altre cause esterne che possano aver determinato la caduta del palo, escludendo quindi la possibilità di un evento fortuito.

**Risarcimento dei Danni:**
L'autorità giudiziaria ha riconosciuto al ricorrente il diritto a un risarcimento per i danni subiti

La sentenza ha determinato l'ammontare del risarcimento basandosi sul valore di mercato delle riparazioni necessarie al veicolo danneggiato e su eventuali altri costi aggiuntivi sostenuti dal proprietario a causa dell'incidente, come il fermo tecnico del veicolo.

**Implicazioni della Sentenza:**
La decisione dell'autorità giudiziaria sottolinea l'importanza della corretta manutenzione delle strutture pubbliche, in particolare di quelle che possono costituire un pericolo per persone e cose. 

Il Comune è tenuto a garantire che tutti i componenti della segnaletica siano sicuri e ben mantenuti per prevenire incidenti di questo tipo.

**Conclusione**
Questo caso evidenzia come le amministrazioni comunali debbano prestare particolare attenzione alla manutenzione della segnaletica verticale e delle altre infrastrutture pubbliche, poiché ne sono responsabili in termini di sicurezza e funzionalità

Incidenti come quello descritto possono comportare gravi responsabilità legali e obblighi di risarcimento, con impatti economici significativi per l'amministrazione.


Ritardo Aereo e Compensazione Pecuniaria

Nel panorama giuridico europeo, i diritti dei passeggeri aerei sono tutelati da normative specifiche, come il Regolamento (CE) N. 261/2004 che garantisce ai passeggeri la possibilità di ottenere una compensazione pecuniaria in caso di ritardi prolungati, cancellazioni del volo o negato imbarco

Recentemente, ho avuto l'opportunità di assistere un cliente che aveva subito un significativo ritardo aereo e, grazie al mio intervento legale, gli è stato possibile ottenere il dovuto risarcimento.

Il Caso
Il mio cliente aveva acquistato un biglietto per un volo che subiva un ritardo di oltre tre ore rispetto a quello previsto per l'arrivo, così da causare notevoli disagi, sia dal punto di vista personale sia professionale. 

Nonostante i numerosi tentativi di ottenere spiegazioni e la compensazione da parte della compagnia aerea, le richieste non venivano accolte.

Il Mio Intervento Legale
Dopo aver esaminato attentamente la situazione, era intrapresa un'azione legale contro la compagnia aerea, sulla base del Regolamento (CE) n. 261/2004, il quale prevede che, in caso di ritardo superiore a tre ore, i passeggeri abbiano diritto a una compensazione che varia da 250 a 600 euro, a seconda della distanza del volo. 

La chiave della difesa del malcapitato viaggiatore è stata dimostrare che non esistevano circostanze eccezionali che potessero giustificare il ritardo, come invece sostenuto dalla compagnia aerea.

Sentenza
L'Autorità Giudiziaria accoglieva le argomentazioni in favore del viaggiatore, stabilendo che la compagnia aerea non aveva adempiuto all'onere probatorio di dimostrare l'esistenza di circostanze straordinarie. 

Di conseguenza, è stato riconosciuto al mio cliente il diritto alla compensazione pecuniaria, come previsto dal regolamento europeo.

Conclusioni
Questo caso è un chiaro esempio di come la Legge possa efficacemente tutelare i diritti dei passeggeri. 

Grazie all'assistenza legale, il cliente ha ottenuto un risarcimento adeguato per il disagio subito. 

La sentenza, infatti, non solo ha confermato il diritto alla compensazione, ma ha anche rafforzato il principio che le compagnie aeree devono rispettare rigorosamente le normative europee.
Se anche tu hai subito un ritardo aereo o un altro disagio durante un volo, non esitare a contattarmi. Sarà mia cura valutare la tua situazione e assisterti nella richiesta di risarcimento che ti spetta. 

La tutela dei tuoi diritti è la mia priorità.

La Corretta Applicazione della Clausola Bonus-Malus in Assicurazione Auto


In una recente sentenza, un'azienda ha ottenuto il ripristino della classe di merito originale della propria polizza assicurativa e un significativo risarcimento per danni, dopo che un sinistro stradale era stato erroneamente attribuito all'azienda stessa.

Dettagli e Svolgimento del Processo: L'azienda aveva contestato l'attribuzione del sinistro avvenuto all'inizio dell'anno, presentando prove che il loro veicolo non era stato coinvolto. Nonostante queste evidenze, la compagnia assicurativa aveva aumentato il premio della polizza applicando la clausola bonus-malus.

Esito e Motivazioni della Decisione: Il giudice ha stabilito che le modifiche alla classe di merito dovrebbero essere supportate da prove concrete di responsabilità dell'assicurato. Riconoscendo che l'azienda aveva dimostrato l'assenza di responsabilità, è stato ordinato il ripristino della classe di merito e l'annullamento delle penalità aggiuntive imposte.

Implicazioni della Sentenza: Questa decisione ribadisce l'importanza di una corretta applicazione delle clausole contrattuali e della necessità per le compagnie assicurative di agire in modo equo e basato su prove solide. La sentenza enfatizza anche l'importanza del diritto del consumatore a una giusta valutazione delle proprie coperture assicurative.

Sei Coinvolto in un Caso Simile? Se hai subito un trattamento ingiusto dalla tua assicurazione o stai affrontando una situazione simile, il nostro studio legale può assisterti.


Il tuo diritto è la priorità.


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Annullato Decreto Ingiuntivo per 5.000 Euro su Fatture di Gas Non Dovute


L'avvocato Pier Luigi Piscitelli, del Foro e con studio in Napoli, ha rappresentato con successo un consumatore, ottenendo l'annullamento di un decreto ingiuntivo da 5.000,00 euro. Il caso riguardava un consumatore accusato ingiustamente di debiti per la fornitura di gas in un immobile che aveva già lasciato da tempo.

Dettagli del Caso: 

Il decreto ingiuntivo era stato emesso a favore di una compagnia di gas che richiedeva il pagamento di 5.000,00 euro. Tuttavia, è stato dimostrato efficacemente che il cliente non avrebbe potuto utilizzare il gas poiché non risiedeva più nell'immobile in questione. Inoltre, è stato evidenziato che le richieste di pagamento erano cadute in prescrizione, dato che il consumatore non aveva ricevuto valide comunicazioni o solleciti per le presunte fatture insolute.

L'Autorità Giudiziaria, valutando le prove presentate, ha accolto le argomentazioni della difesa, stabilendo che il pagamento non era dovuto e annullando il decreto ingiuntivo.

Implicazioni per i Consumatori: 

Questo caso sottolinea l'importanza di non accettare passivamente richieste di pagamento non giustificate e di consultare un legale quando si ricevono richieste ingiustificate o la notifica di un decreto ingiuntivo. 

Il nostro studio si impegna a proteggere i diritti dei consumatori, assicurando che siano trattati equamente e che le loro questioni legali siano risolte favorevolmente.

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Affido Esclusivo concesso alla madre in caso di violenza familiare 


In un caso recentemente trattato dal nostro studio legale, abbiamo difeso con successo una madre accusata ingiustamente di impedire gli incontri tra il figlio minorenne e il padre.
La cliente ha presentato una serie di prove che dimostravano come il
comportamento violento e l'abuso di sostanze stupefacenti del padre fossero una minaccia costante alla sicurezza e al benessere del bambino.
Dettagli del Caso: Il padre aveva citato in giudizio la madre, sostenendo che lei ostacolasse i suoi diritti di visita. Tuttavia, grazie alla nostra difesa e alla presentazione di documentazione dettagliata, il Tribunale ha riconosciuto la veridicità delle preoccupazioni della madre. Di conseguenza, è stato deciso l'affido esclusivo del minore alla madre, con l'obbligo di mantenimento a carico del padre.
Misure Protettive Adottate: Il Giudice ha, inoltre, stabilito che i diritti di visita del padre si svolgessero in ambienti protetti, tramite i Servizi Sociali competenti, e ha ordinato controlli trimestrali presso il SERD per monitorare l'uso di sostanze stupefacenti da parte del padre.
Il Nostro Impegno nella Tutela dei Minori: Questo caso sottolinea l'impegno del nostro studio nella protezione dei minori e nella lotta contro la violenza familiareOffriamo supporto legale per assicurare che le decisioni riguardanti l'affido dei bambini siano prese nell'interesse superiore del minore.
Se vi trovate in una situazione simile o conoscete qualcuno che necessita di assistenza legale in casi di affido, non esitate a contattarci. Siamo pronti a fornire supporto e consulenza per proteggere i vostri diritti e quelli dei vostri cari.


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Protezione contro gli Abusi Familiari:Ordine di Protezione ex Artt. 342-bis, 342-ter c.c. e 736-bis c.p.c.


Nel nostro studio legale, ci dedichiamo a proteggere i membri della famiglia da ogni forma di abuso, sostenendoli attraverso la richiesta di ordini di protezione.

Questi ordini sono strumenti legali vitali che intervengono quando un familiare subisce danni gravi che possono minare la sua integrità fisica, morale o la libertà personale.

Caratteristiche dell'Ordine di Protezione:

Atipicità dell'Illecito: Si copre ogni tipo di abuso, indipendentemente dalla sua forma. Non è necessario che vi sia una lesione fisica o psichica evidente; azioni come l'umiliazione continua o il "mobbing familiare" sono sufficienti per richiedere protezione.

Ampia Protezione Giuridica: Protezione dei diritti costituzionali contro ogni forma di violenza, dalle più subdole e psicologiche alle aggressioni fisiche dirette, garantendo che l'ambiente familiare sia sicuro per tutti i suoi membri.

Modalità di Protezione: Gli ordini possono prevedere misure come incontri protetti, monitoraggio attraverso servizi sociali e, se necessario, limitazioni sul contatto fisico, per proteggere la dignità e la sicurezza del familiare aggredito.

La condotta violenta può manifestarsi in diverse modalità:

Violenza fisica: non solo produrre lividi, ferite e fratture, ma anche urlare ed aggredire verbalmente la vittima, spaccare oggetti, minacciarla con armi o coltelli etc.

Violenza psicologica: atteggiamenti penetranti ma sottili (ad esempio intimidazioni, minacce, vessazioni, denigrazioni, rimproveri continui e persecutori) tali da non essere, in un primo momento, nemmeno percepiti come violenza da parte della stessa vittima
Violenza economica: atteggiamenti (spesso non riconosciuti come violenza) volti ad impedire che il familiare diventi economicamente indipendente, in modo da poter esercitare su di lui un controllo indiretto ma incisivo

Violenza assistita: violenza subita non dal minore in prima persona, ma a cui il minore assiste o direttamente (trovandosi nella stessa stanza in cui i genitori stanno litigando) o indirettamente (essendo a conoscenza della violenza) o percependone gli effetti.


Il Nostro Impegno: Supportiamo attivamente i nostri clienti nella documentazione e presentazione della loro situazione alle autorità, assicurando che ricevano la protezione necessaria per prevenire ulteriori danni. La nostra esperienza abbraccia tutti gli aspetti dell'abuso familiare, garantendo una difesa completa e compassionevole.

Se tu o una persona che conosci sta affrontando una situazione di abuso, non esitare a contattarci. Offriamo consulenze riservate per discutere della tua situazione e esplorare le opzioni legali disponibili.


Riconoscimento Retroattivo della Pensione di Reversibilità per Ex Coniuge Divorziato


Il nostro studio legale ha recentemente ottenuto un importante successo nel garantire il riconoscimento retroattivo della pensione di reversibilità per un ex coniuge divorziato. Il Tribunale ha accolto integralmente le richieste presentate dalla nostra difesa, stabilendo un ulteriore importante precedente per casi simili.


Dettagli del Caso:

  • Valutazione delle Condizioni Economiche: Il Tribunale ha considerato attentamente le condizioni economiche delle parti coinvolte.
  • Durata dei Matrimoni: È stata riconosciuta l'equivalenza della durata dei matrimoni degli aventi diritto, un fattore decisivo per la ripartizione della pensione.
  • Assegno Divorizile : L'importo dell'assegno divorzile precedentemente riconosciuto alla ricorrente è stato un criterio chiave per determinare la sua quota di reversibilità.

Decisione del Tribunale: La decisione ha stabilito che entrambi gli ex coniugi, il superstite e il divorziato, avevano diritto a una quota del 50% ciascuno della pensione di reversibilità, partendo dal mese successivo al decesso del pensionato. Importante è il riferimento alla sentenza della Corte Suprema di Cassazione n. 2092 del 2007, che conferma il carattere costitutivo necessario della sentenza e la sua efficacia retroattiva.

Implicazioni per i clienti: Questo caso sottolinea l'importanza di un supporto legale qualificato in questioni di diritto previdenziale e familiare. Se vi trovate in una situazione simile o avete domande sulla pensione di reversibilità, il nostro team di esperti è qui per aiutarvi.

Contattaci per una Consulenza: Per maggiori informazioni su come possiamo assistervi in questioni di pensione di reversibilità o altre questioni legali, visitate il nostro sito web o contattate direttamente il nostro studio. 

Siamo impegnati a difendere i vostri diritti e a garantirvi il supporto necessario per navigare le complessità del diritto previdenziale.

Ordinanza di Mantenimento Diretto: Un Caso di Successo per il Mantenimento dei Figli


Nel recente caso gestito dal nostro studio, il Tribunale ha risolto efficacemente una situazione di inadempimento nel pagamento del mantenimento del figlio minore, imponendo un ordine diretto di pagamento al datore di lavoro del coniuge inadempiente.

Contesto del Caso: Dopo la separazione consensuale tra i coniugi, era stato stabilito che il marito dovesse versare alla moglie un assegno mensile di 250 euro per il mantenimento del figlio, oltre al 50% delle spese straordinarie. Tuttavia, il marito cessò i pagamenti a partire da maggio 2020. Di fronte a questa inadempienza, la moglie intraprese azioni legali che portarono prima alla notifica di un atto di precetto per le undici mensilità non pagate e successivamente all'avvio di un pignoramento mobiliare.

Decisione del Tribunale: Il Tribunale ha riconosciuto la necessità di garantire la continuità e la sicurezza del mantenimento, ordinando al datore di lavoro del marito di detrarre direttamente dalla retribuzione del lavoratore le somme dovute, basandosi su precedenti giurisprudenziali significativi che supportano tale misura in casi simili di inadempimento.

Importanza del Caso: Questa decisione sottolinea l'importanza di proteggere i diritti economici dei figli minori e di assicurare che gli obblighi di mantenimento siano rispettati. Rappresenta un chiaro esempio di come il diritto di famiglia possa intervenire efficacemente a tutela degli aventi diritto, in particolare in contesti di separazione e divorzio.

Come Possiamo Aiutarti: Se stai affrontando situazioni simili o hai domande sulle tue opzioni legali per garantire il mantenimento, il nostro studio legale è qui per aiutarti.


Affido Esclusivo Concesso alla Madre per Disinteresse del Padre


Nel recente caso trattato dall'avv. Pier Luigi Piscitelli, è emersa la necessità di deviare dalla norma dell'affidamento condiviso a causa del marcato disinteresse del padre verso sua figlia. Nonostante il principio di base della legge italiana favorisca l'affido condiviso, come sottolineato dalla Cassazione, sono state riconosciute circostanze eccezionali che hanno reso l'affidamento esclusivo alla madre la soluzione più adatta per il benessere del minore.

Dettagli del Caso: La madre ha citato in giudizio il padre per il suo continuo disinteresse e la difficoltà nell'assumere decisioni congiunte nell'interesse della figlia, incluso il semplice rilascio dell'autorizzazione per l'iscrizione scolastica. A seguito di un'accurata analisi e valutazione delle prove presentate, il Tribunale ha confermato la validità delle affermazioni della madre.

Decisione del Tribunale: L'istituzione ha deciso per l'affido esclusivo al genitore più idoneo, assegnando la residenza principale della minore alla madre. La decisione è stata supportata da un rigoroso esame giuridico che ha evidenziato l'inadeguatezza educativa e l'inadempimento del padre nei suoi doveri di visita, mantenimento e istruzione.

Impatto Legale e Significato della Sentenza: Questa sentenza riafferma l'importanza dell'interesse superiore del minore nelle decisioni di affidamento, ponendo le basi per future decisioni in casi simili dove l'inadeguatezza di un genitore possa compromettere il benessere del figlio.

Per saperne di più: Se stai affrontando una situazione simile o hai bisogno di consulenza legale riguardo l'affidamento dei tuoi figli, visita il nostro sito web o contatta direttamente l'avv. Pier Luigi Piscitelli. Il nostro studio è dedicato a proteggere i diritti dei minori e a garantire che le decisioni siano prese nell'interesse migliore dei nostri clienti.

Affido esclusivo del minore alla madre


L'avv. Pier Luigi Piscitelli ha recentemente rappresentato con successo una madre nel contesto di un litigio per l'affidamento esclusivo del figlio minore, dimostrando la condotta inadeguata dell'ex compagno e la necessità di un affidamento che garantisse il benessere del bambino.

Contesto e Decisione Giudiziale: Durante il processo, è stata evidenziata la condotta problematica del padre, tra cui minacce e disinteresse nei confronti del figlio. Questi comportamenti hanno portato il tribunale a derogare al principio di bigenitorialità, previsto come norma dalla legislazione italiana, affidando esclusivamente alla madre la custodia del minore. La decisione è stata presa in base a criteri stabiliti dalla Corte di Cassazione, che pongono l'interesse del minore al centro delle valutazioni sull'affidamento.

Importanza della Decisione: Questa sentenza sottolinea l'importanza di valutare attentamente le condizioni di vita del minore e l'interazione con i genitori. La giurisprudenza riconosce che l'affidamento condiviso è la norma, ma ammette deroghe quando la situazione familiare può pregiudicare il benessere del bambino.

Consulenza Legale in Casi di Affidamento: Se vi trovate in una situazione simile o avete bisogno di assistenza legale in questioni di affidamento, l'avv. Pier Luigi Piscitelli offre consulenza e rappresentanza legale basate su un'impegno costante per la tutela dei minori.

Risarcimento per la Perdita di Numerazione Fissa e Servizi Internet


In un recente procedimento giudiziario gestito con successo dal nostro studio legale, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento per un cliente, consumatore di servizi di telefonia e internet, a seguito della perdita della propria numerazione fissa. La sentenza definitiva ha stabilito un risarcimento di €1.700,00 più interessi, confermando l'inadempimento contrattuale del gestore telefonico.

Dettagli del Caso: Il nostro cliente ha subito una significativa interruzione dei suoi servizi di comunicazione, elemento fondamentale per l'esercizio della libertà di espressione e di informazione, diritti garantiti dalla Costituzione. L'Autorità Giudiziaria ha accolto le nostre argomentazioni, enfatizzando l'importanza di avere accesso ininterrotto ai mezzi di comunicazione come il telefono e il web.

Importanza della Sentenza: Questa decisione sottolinea l'importanza della responsabilità dei fornitori di servizi nel garantire la continuità delle comunicazioni dei consumatori e stabilisce un precedente importante per casi simili di inadempimento contrattuale.

Hai Problemi Simili con il Tuo Gestore Telefonico? Se stai affrontando problemi simili o hai subito danni a causa dell'inadempimento di contratti di servizio, il nostro studio legale può aiutarti a ottenere il risarcimento che meriti. 

Contattaci per una consulenza legale approfondita e scopri come possiamo supportarti.

Confermata l'Inapplicabilità della Sospensione della Prescrizione delle Cartelle di Pagamento Durante il Covid-19 


Durante l'epidemia di Covid-19, molte normative temporanee sono state introdotte per mitigare gli impatti economici, tra cui il Decreto Cura Italia. Tuttavia, in un caso recentemente seguito dal nostro studio legale, l'Autorità Giudiziaria ha stabilito l'inapplicabilità dell'art. 68, comma 4-bis, del Decreto nei confronti di un nostro cliente, riguardante la sospensione della prescrizione delle cartelle di pagamento.

Dettagli del Caso: In novembre 2021, l'Agenzia delle Entrate Riscossione notificò una cartella di pagamento di circa €2.000,00 al nostro cliente. La difesa sollevata ha messo in discussione l'applicabilità delle norme di sospensione previste dal Decreto Cura Italia, portando a una decisione favorevole per il nostro cliente, con il riconoscimento che le pretese creditorie erano illegittime.

Esito della Sentenza: La sentenza, ora passata in giudicato e quindi definitiva, ha annullato la cartella di pagamento, confermando i diritti del consumatore e la protezione contro pretese creditorie non giustificate.

Il Nostro Impegno: Questo caso sottolinea l'importanza di un'adeguata rappresentanza legale in tempi di incertezza normativa e crisi economica. 

Se anche tu stai affrontando sfide legali simili o hai ricevuto cartelle di pagamento che credi possano essere state influenzate dalle normative temporanee legate al Covid-19, non esitare a contattarci.

Mantenimento della Qualifica di Impresa Artigiana in Attività Mista: Spiegazioni e Implicazioni Legali


In un recente giudizio, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha chiarito importanti aspetti relativi alla qualifica di impresa artigiana, come definito dall'art. 3 della Legge Quadro sull'Artigianato n. 443/85. La questione riguardava l'integrazione di attività commerciali secondarie in un'impresa primariamente artigiana e l'impatto di queste sul mantenimento della qualifica artigiana.

Criteri Definiti dal Tribunale: L'impresa viene considerata artigiana se, nei limiti dimensionali stabiliti dalla legge, ha come scopo principale la produzione di beni o la prestazione di servizi, esclusi specifici settori come l'agricoltura e le attività commerciali puramente di servizio. Importante è che le attività commerciali secondarie possano essere considerate strumentali o accessorie all'attività principale artigiana, senza influenzare la qualifica artigiana dell'impresa.

Implicazioni della Sentenza: Questa decisione sottolinea che l'esecuzione di attività commerciali secondarie non preclude automaticamente la qualifica di impresa artigiana, a condizione che tali attività siano accessorie e strumentali rispetto all'attività principale. Al contrario, se le attività secondarie prevalgono o non sono strumentalmente legate all'artigianato, l'impresa potrebbe perdere la sua qualifica artigiana con conseguenti ripercussioni legali e amministrative, inclusa la possibile cancellazione dal Registro delle Imprese.

Perché è Importante per le Imprese Artigiane? Questo chiarimento è fondamentale per tutte le imprese che operano in ambiti misti e che desiderano preservare la loro identità e benefici legali come artigiani. Assicurarsi che le attività secondarie rimangano accessorie è cruciale per mantenere tale status.

Se la tua impresa si trova in una situazione simile o hai domande su come navigare queste complessità legali, contatta il nostro studio.

Risarcimento per Mancata Cessazione del Servizio di Telefonia Fissa


In un recente caso seguito dal nostro studio legale, un cliente ha ottenuto un significativo risarcimento a seguito della mancata cessazione del suo servizio di telefonia fissa domestica. Nonostante le richieste esplicite di disdetta, l'operatore telefonico ha continuato ad emettere fatture e a richiedere il pagamento.

Cronologia del Caso: Il cliente ha richiesto formalmente la cessazione del servizio, ma l'operatore non ha rispettato tale richiesta, continuando a fatturare il servizio non più desiderato. Dopo un fallito tentativo di conciliazione, il caso è stato portato davanti all'Autorità Giudiziaria competente. Il giudizio ha visto l'accoglimento delle domande del cliente, con la sentenza che ha dichiarato non dovuti i pagamenti fatturati post-cessazione e ha condannato l'operatore telefonico al risarcimento dei danni.

Importanza della Sentenza: Questa decisione sottolinea l'importanza del rispetto dei diritti dei consumatori e conferma che le pratiche ingiuste o gli errori amministrativi da parte dei fornitori di servizi non devono gravare sui clienti. La sentenza rappresenta un chiaro precedente a favore dei diritti del consumatore e stabilisce un importante riferimento legale per casi simili.

Hai Problemi Simili? Se stai affrontando difficoltà simili con il tuo operatore telefonico o altro fornitore di servizi, non esitare a contattarci. Il nostro studio legale è specializzato nella difesa dei diritti dei consumatori e può aiutarti a ottenere il risarcimento che meriti.


Accolta Opposizione pignoramento Agenzia delle Entrate Riscossione (A.D.E.R.) 


Un nostro cliente ha recentemente affrontato un atto di pignoramento da parte dell'Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER), precedentemente nota come Equitalia, per un importo di circa € 18.000,00. In risposta, abbiamo presentato un ricorso al Tribunale competente per chiedere la sospensione dell'esecuzione.

Risultato Giuridico Favorevole: Il giudice ha accolto favorevolmente l'opposizione presentata dal nostro studio, annullando un totale di 31 cartelle esattoriali. Di conseguenza, è stato dichiarato che l'importo di € 18.000,00 non era dovuto dal nostro cliente.

Implicazioni per i Consumatori e Imprese: Questa sentenza rappresenta un importante precedente per i diritti dei consumatori e delle imprese, dimostrando l'efficacia di una difesa legale adeguata contro le azioni esecutive dell'ADER. 

Contattaci per Assistenza: Se anche tu stai affrontando situazioni simili di pignoramento o altre questioni fiscali, il nostro studio legale può assisterti.

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Risarcimento per Errata Misurazione dei Consumi di Gas


Un nostro cliente ha recentemente ottenuto un risarcimento di € 800,00 a seguito di un errore nella misurazione dei consumi di gas da parte del suo fornitore. Nonostante ripetuti reclami per correggere la fatturazione errata, la società fornitrice non solo ha fallito nel rettificare l'errore, ma ha anche sospeso ingiustamente la fornitura di luce nell'abitazione del cliente.

Dettagli del Caso: La bolletta ricevuta dal cliente era basata su una stima inaccurata dei consumi, che il cliente ha immediatamente contestato attraverso reclami formali. Di fronte alla mancata correzione e alla successiva sospensione della fornitura di luce, il nostro studio ha portato il caso dinanzi all'Autorità Giudiziaria competente, che ha pienamente riconosciuto la validità delle richieste del cliente.

Esito del Processo: Il giudice ha censurato fermamente la condotta della società fornitrice, riconoscendo il diritto del cliente al risarcimento per i disagi e i danni subiti a causa dell'errata fatturazione e della sospensione del servizio.

Proteggi i Tuoi Diritti come Consumatore: Se anche tu hai subito disagi a causa di errori da parte dei fornitori di servizi, il nostro studio legale può assisterti nel rivendicare i tuoi diritti e ottenere il risarcimento dovuto.

Rimborso Integrale su Finanziamenti Estinti Anticipatamente


In un recente caso gestito dal nostro studio, un consumatore ha affrontato una situazione di rimborso insoddisfacente da parte di una società finanziaria dopo l'estinzione anticipata di un finanziamento. Nonostante la finanziaria avesse inizialmente rifiutato di rimborsare completamente il cliente, incluse le commissioni non maturate e le spese assicurative, il nostro intervento legale ha portato a un esito favorevole.

Dettagli del Caso: Dopo aver estinto anticipatamente il suo finanziamento, il cliente si è visto offrire un rimborso inferiore rispetto a quanto effettivamente dovuto. A seguito di una contestazione formale e un tentativo di mediazione non risolutivo, il caso è stato portato davanti all'Autorità Giudiziaria competente, che ha riconosciuto il diritto del consumatore alla restituzione completa dei costi indebitamente trattenuti dalla finanziaria, incluso sia le commissioni che le spese assicurative, dichiarando inoltre nulle le clausole contrattuali che prevedevano il contrario.

Implicazioni per i Consumatori: Questa sentenza ribadisce l'importanza di verificare le condizioni di qualsiasi contratto di finanziamento, soprattutto in caso di estinzione anticipata. Rafforza il diritto dei consumatori a ricevere rimborsi giusti e trasparenti, liberandoli da clausole contrattuali ingiuste.

Hai Bisogno di Assistenza Legale? Se hai dubbi sulla correttezza dei rimborsi ricevuti dopo l'estinzione di un finanziamento o se ritieni di essere stato trattato ingiustamente, contattaci. 

Il nostro studio legale è specializzato in diritto dei consumatori e può aiutarti a ottenere ciò che ti è dovuto.

Annullamento del Provvedimento di Revisione della Patente per Mancata Prova di Notifica dei Verbali


Il Tribunale di Napoli ha recentemente accolto un appello contro una sentenza del Giudice di Pace, annullando il provvedimento di revisione della patente che aveva portato all'azzeramento dei punti secondo l'articolo 126 bis del Codice della Strada. La decisione è stata presa perché l'amministrazione non è riuscita a dimostrare adeguatamente l'esistenza e la notifica dei verbali di contravvenzione che avevano causato la perdita totale dei punti della patente.

Dettagli del Caso: Secondo il Tribunale, la Pubblica Amministrazione aveva solo elencato i sette verbali di contravvenzione senza fornire la prova concreta della loro notifica al detentore della patente, a eccezione di due. La mancanza di questa prova fondamentale ha reso il provvedimento di revisione della patente illegittimo, poiché basato su presupposti non giustificati.

Implicazioni Legali e Consigli: Questa sentenza ribadisce l'importanza della trasparenza e del rispetto dei diritti dei cittadini nei procedimenti amministrativi. Se ti trovi in una situazione simile o hai dubbi sulla legittimità di un provvedimento amministrativo che ti riguarda, è essenziale consultare un avvocato.

Contattaci per Assistenza Legale: Se necessiti di assistenza per questioni simili o vuoi saperne di più sulle tue opzioni legali, non esitare a contattarci.

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